Quanto costa aprire una successione?

da | Nov 30, 2020

La successione non ha un costo fisso poiché varia a seconda del valore del patrimonio e del rapporto che legava il successore al defunto (coniuge, figlio, parente, amico, ecc). 
Le principali imposte di successione che gli eredi sono chiamati a versare sono: imposta di successione; imposta di trascrizione; imposta catastale.

 L’imposta di successione si calcola […]

La successione non ha un costo fisso poiché varia a seconda del valore del patrimonio e del rapporto che legava il successore al defunto (coniuge, figlio, parente, amico, ecc). 
Le principali imposte di successione che gli eredi sono chiamati a versare sono:

  1. imposta di successione;
  2. imposta di trascrizione;
  3. imposta catastale.


costo successione

L’imposta di successione si calcola sulla base imponibile che è data dal valore complessivo di tutti i beni e di tutti i diritti del defunto sottratti i debiti e gli oneri deducibili (esempio: i costi per le spese funerarie fino a 1.023,91 euro e per le spese mediche documentate sostenute dai successori negli ultimi sei mesi per la cura del defunto).
 L’imposta ipotecaria, come quella catastale, viene calcolata solo sul valore degli immobili.

Ci sono anche casi in cui le imposte succitate non sono dovute, come nel caso in cui:

  • il beneficiario vi rinunci a mezzo di apposita dichiarazione ricevuta da un notaio ovvero dal cancelliere del Tribunale nel cui circondario si è aperta la successione. La rinunzia sarà iscritta in un apposito registro;
  • nel caso in cui a succedere siano il coniuge e/o i parenti in linea retta o nel caso in cui l’attivo ereditario non superi i 100.000,00 euro e non vi siano nel patrimonio del defunto beni immobili o diritti reali sugli immobili.

 In altri casi, invece, la dichiarazione di successione non deve neanche essere presentata, come nel caso in cui i successori ereditino soltanto beni mobili e il valore complessivo di essi sia inferiore alla franchigia prevista secondo il tipo di rapporto parentale.

Quando non si pagano le imposte di trascrizione e catastale?

Non ha nessun costo in termini di imposta ipotecaria e catastale la successione senza beni immobili in quanto l’imposta di trascrizione e quella catastale sono dovute al fisco solo se nella successione ricadono beni immobili: la prima è pari al 2%, la seconda all’1% del valore che i beni immobili avevano alla morte. Si precisa che per i beni muniti di rendita è possibile pagare tali imposte sulla base del valore catastale. Dette imposte sono dovute invece in misura fissa (200 euro ciascuna), se il successore può usufruire della cosiddetta agevolazione prima casa.

Costo successione: chi paga le spese funebri?

Le spese funebri sono un debito che ricade sul patrimonio ereditario e, di conseguenza, sugli eredi. Le spese funebri competono agli eredi, ciascuno in proporzione alla propria quota di eredità.
 Nella pratica, però, succede quasi sempre che un chiamato all’eredità anticipi la spesa del funerale e della sepoltura, spesa che poi provvederà a ripartire con tutti gli altri eredi: egli ha quindi diritto a essere rimborsato da coloro i quali accetteranno l’eredità secondo le rispettive quote. La divisione delle spese funebri avviene secondo le rispettive quote di eredità e non per quote uguali. 

La legge prevede inoltre la possibilità di scaricare dalle tasse le spese funebri: l’importo massimo su cui calcolare la detrazione è di 1.550 euro per ciascun decesso (detrazione massima pari a 294 euro), anche se la spesa è ripartita in più anni.

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